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Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Simona piange sul corpo di Pasquino; la donna cade morta di fronte al giudice
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 130r. In un giardino, Simona piange sul corpo di Pasquino, avvelenato dalla salvia; per dimostrare la propria innocenza, Simona si avvelena anch'essa di fronte ai suoi accusatori. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Gabriotto muore tra le braccia di Andreuola; la donna viene arrestata
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 127v. Gabriotto cade morto sul letto tra le braccia di Andreuola; la donna viene arrestata, e infine si fa monaca. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Lisabetta distesa nel suo letto; la serva ricuce il cadavere di Lorenzo nel sudario
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 125v. Lisabetta giace distesa nel suo letto, sul davanzale della finestra si trova una pianta di basilico; la serva ricuce il cadavere di Lorenzo nel sudario. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), La figlia del re di Tunisi viene gettata in mare; Gerbino viene decapitato
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 123r. Durante una battaglia navale la figlia del re di Tunisi viene gettata in mare; sull'altro vascello Gerbino viene decapitato. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Ninetta ottiene del veleno; la donna avvelena il marito, quindi fugge con suo cognato
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 120v. Ninetta, spinta dalla gelosia, si procura del veleno; la donna avvelena il marito Restagnone, quindi, in seguito alla morte della sorella, fugge con suo cognato. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Frate Alberto si bacia con Lisetta; Alberto, vestito da uomo selvatico, viene riconosciuto dai confratelli
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 116v. Frate Alberto, travestito da angelo Gabriele, si bacia con Lisetta; Alberto, vestito da uomo selvatico, viene riconosciuto e percosso dai propri confratelli. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Tancredi consegna alla figlia il cuore di Guiscardo; Ghismonda compie il suicidio
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 112v. Tancredi (o un servitore?) consegna alla figlia il cuore dell'amante Guiscardo in una coppa; Ghismonda muore dopo aver bevuto del veleno dalla coppa stessa. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Lauretta canta una ballata a fine giornata
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 109r. Alla fine della giornata, esortata da Filostrato, Lauretta canta per la brigata una ballata d'amore. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Il monaco Rustico siede nella sua capanna; Neerbale allontana Alibech da Rustico
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 106r. Il monaco Rustico siede nella sua capanna intento a leggere un libro; Neerbale fa allontanare Alibech da Rustico. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Giletta chiede al re di poter sposare Beltramo di Rossiglione; si celebra il matrimonio tra Giletta e Beltramo
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 102v. Giletta, in cambio di una cura per il re, chiede in sposo Beltramo di Rossiglione; il re fa sposare Giletta e Beltramo. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Ferondo presenta sua moglie all'abate; la donna si confessa con l'abate
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 98v. Ferondo presenta sua moglie all'abate; la donna si confessa con l'abate. -
Scuola del Maestro del Duca di Bedford (1430 c.), Le vittime della peste vengono seppellite; la compagnia dei giovani si riunisce in Santa Maria Novella; la compagnia si dirige verso Fiesole
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 1r. In un cimitero fiorentino vengono seppellite le vittime della peste; la compagnia di sette fanciulle e tre giovani si riunisce nella chiesa di Santa Maria Novella; i dieci novellatori si mettono in viaggio verso la villa di Fiesole. -
Sesta giornata
La sesta giornata cade di mercoledì e regna Elissa; il tema è quello delle risposte pronte e argute che permettono di togliersi d'impaccio o da una situazione pericolosa. -
Decameron
Il testo del Decameron è quello curato da Maurizio Fiorilla in G. Boccaccio, Decameron, Introduzione, note e repertorio di cose (e parole) del mondo di A. Quondam, Testo critico e Nota al testo a cura di M. Fiorilla, Schede introduttive e notizia biografica di G. Alfano, edizione rivista e aggiornata, Milano, BUR-Rizzoli, 2017[2] [I ed. 2013], («Classici Italiani» in collaborazione con l'ADI).
Il testo, liberamente scaricabile e interrogabile, è stato ottimizzato per la consultazione e le ricerche on line. Rispetto all'impaginato dell'edizione, non riproduce il sistema di iniziali maiuscole dell'autografo e i numeri dei paragrafi sono stati collocati in posizione interna (tra parentesi quadre). Non sono incluse le sezioni introduttive, le notizie bibliografiche, le note di commento e gli altri materiali di approfondimento critico contenuti nel volume, con la sola eccezione di un estratto della Nota al testo.
Si ringrazia l'Editore per la generosa concessione.
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Miniatore fiorentino (1427-1430), La compagnia dei giovani ritorna verso Firenze
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 304v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. La compagnia dei giovani novellatori lascia la villa fiesolana e torna a cavallo verso Firenze. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Gualtieri incontra Griselda alla fonte
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 298r. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Gualtieri di Saluzzo, in compagnia del suo seguito, incontra Griselda di ritorno dalla fonte. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Il banchetto per le seconde nozze della moglie di Torello
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 293r. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Torello partecipa al banchetto organizzato per le seconde nozze di sua moglie, cui egli fa consegnare in dono una coppa. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Tito, Gisippo e l'omicida testimoniano dinanzi al giudice
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 288r. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Gisippo, Tito e l'omicida confessano dinanzi al giudice Varrone. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Lisa, inferma nel letto, riceve la visita del re
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 286r. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Lisa, inferma nel letto, riceve la visita del re accompagnato da altri personaggi. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Re Carlo osserva le figlie di Neri degli Uberti andare a pesca
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 284r. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Re Carlo I, ospite alla tavola di Neri degli Uberti, osserva le figlie del cavaliere uscire per andare a pesca. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Dianora si trova nel giardino fiorito
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 283r. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Madonna Dianora si trova con altre dame nel giardino fiorito magicamente. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Gentile Carisendi salva Catalina dalla tomba
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 280v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Gentile Carisendi salva Catalina dalla tomba con l'aiuto di un amico. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Mitridanes si inginocchia dinanzi a Natan
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 278v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Mitridanes si inginocchia dinanzi a Natan nel bosco. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Ghino di Tacco porta cibo e vino all'abate di Clignì
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 277v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Ghino di Tacco porta cibo e vino all'abate di Clignì, prigioniero in una stanza. -
Miniatore fiorentino (1427-1430), Re Alfonso invita Ruggieri a scegliere tra due forzieri
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 276v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Re Alfonso d'Aragona invita Ruggieri a scegliere tra due forzieri in presenza della corte.