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VII. 1-7. Presentazione della parte del gruppo di Fiore Curiale che sale al monte. 8-32. Fiore Curiale e Fiore Canovara con l’inganno catturano un unicorno. 33-36. Le stesse catturano due cervi. 37-51. Letizia Moromile cattura un cinghiale. 52-58. Presentazione di parte del gruppo di Fiore Curiale rimasto a valle.
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VI. 1-12. Caterina e Berita de’ Brancazzi uccidono due tigri. 13-21. Lo schieramento di Isabella Scrignaria. 22-33. Ceccola uccide un cinghiale. 34-39. Mignana, Isabella e Vannella catturano lepri e conigli a valle. 40-42. Isolda uccide un lupo. 43-58. Alessandra e Linella, correndo in aiuto di Isolda, uccidono tre lupi.
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V. 1-33. Beritola Carafa e Sobilia Capece uccidono due orsi. 34-54. Principessella con l’inganno cattura e uccide un cucciolo di leone. 55-56. Berarda de’ Gattoli cattura sei istrici.
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IV. 1-13. Il gruppo della bella donna. 14-34. La bella donna uccide una lonza. 34-48. Zizzola Barrile insegue un cervo insieme a Ciancia Barrile che l’uccide. 49-58. Zizzola uccide due volpi e torna a valle.
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III. 1-15. Diana uccide un capriolo. 16-24. Le direzioni di caccia. 25-33. Caterina Pipina e la Crespana uccidono due lepri. 34-45. Caterina Caradente uccide un cinghiale. 46-52. Biancifiore, Caterina Affellapane e Mariella Melia uccidono tre cervi. 53-61. Inseguono un lupo con Caterina di Serpando che poi l’uccide.
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II. 1-24. Descrizione della valle. 25-30. Abluzione delle donne nel rivo. 31-48. Diana forma i gruppi, stabilisce le direzioni, equipaggia le cacciatrici e si dirige a est insieme al suo schieramento. 49-54. Il gruppo si divide: una parte sale al monte e l’altra resta a valle. 55-58. Comincia la caccia.
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I. 1-15. Il poeta pensoso sente il messaggero di Diana chiamare a raccolta trentatré nobildonne napoletane. 16-45. Catalogo di donne. 46-51. La bella donna il cui nome si tace. 52-58. Il poeta segue il gruppo che si allontana.
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Il dipinto fa parte della collezione iconografica degli Uffizi che vanta oggi quattrocentonovantadue ritratti di uomini illustri. Arricchita fino al 1840, fu iniziata da Cosimo I de' Medici nel 1552. In quell'anno, infatti, il duca invio' a Como il pittore Cristofano dell'Altissimo con lo specifico incarico di copiare i ritratti raccolti in circa trenta anni da Paolo Giovio (1483-1552). Stabilitosi a Como, tra il luglio del 1552 e l'agosto del 1553 Cristofano dell'Altissimo invio' a Firenze ventiquattro ritratti. Nel luglio del 1554 spedi' ventisei tavole e nell'ottobre del 1556 altre venticinque. Nel 1568, nella edizione giuntina delle Vite, il Vasari cita, presenti in quell'anno a Firenze, piu' di duecento ritratti che furono sistemati in Palazzo Vecchio nella sala detta della Guardaroba o del Mappamondo, allestita dallo stesso Vasari su idea del duca per raccogliere lo scibile umano riguardante le "cose del cielo e della terra giustissime e senza errori". Come testimoniano i regolari pagamenti a Cristofano dell'Altissimo la raccolta fu accresciuta da Ferdinando I che, con le raccolte d'arte di casa Medici, colloco' anche la collezione gioviana nella Galleria degli Uffizi. I ritratti furono sistemati in questa nuova sede fra il 1587, anno iniziale del governo di Ferdinando, e il 1591. In questo periodo Cristofano invio' da Como a Firenze numerosi altri ritratti.
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Il dipinto, datato 1544 e realizzato da Giorgio Vasari, fu commissionato al pittore da Luca Martini. I poeti raffigurati nella tela sono, a partire da sinistra, Cino da Pistoia, Guittone d'Arezzo, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Dante Alighieri, and Guido Cavalcanti.
Il dipinto è oggi conservato presso il Minneapolis Institute of Art.
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L’affresco di Pietro Benvenuti, conservato presso il museo di Casa Boccaccio, raffigura lo scrittore al suo tavolo da lavoro e fu commissionato al pittore dalla marchesa Carlotta Lenzoni de' Medici nel 1826, anno in cui fece ristrutturare e arredare la casa.
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Il panorama al tramonto dalla torre di Casa Boccaccio
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Facciata esterna di via Boccaccio
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Cart., cc. III + 323 + III’, mm. 297 × 225. Omero, "Odissea" (con traduzione interlineare latina di Leonzio Pilato). Risalente all’inizio degli anni ’60 del sec. XIV; inviato dal Boccaccio in lettura a Petrarca nel 1366. La copia è attribuibile alla mano di Leonzio Pilato, che ha vergato il testo omerico in greco, la traduzione interlineare e numerose postille a margine. Diverse note di lettura di mano di Boccaccio, tutti risalenti ad un periodo compreso tra il 1360 e il 1375; oltre a 7 maniculae (cc. 79v, 148r, 176v, 177r, 190v, 210v, 292r), una graffa (c. 96v), una correzione interlineare (c. 123r), 2 postille in scrittura sottile («+ Incipe hic» a c. 113r e «Hic incipe» a c. 126v) sono da attribuire al Certaldese 19 postille in scrittura mercantesca: «Virgilius in 4° Eneidos de Mercurio» (c. 62v), «Virgilius in 5 Eneidos, ubi Palinurus speculatur astra» (c. 68v), «Virgilius in primo Eneidos, ubi et tempestatem et verba Enee» (c. 69r), «Virgilius in primo Eneidos, ubi ostendit Didonem ad templum venientem» (c. 77r), «Virgilius in primo Eneidos, dum Eneas invenit Venerem in silvis» (c. 78r), «Virgilius Eneidos primo, ubi Eneas primo apparuit Didon[i]» (c. 80r), «Virgilius primo Eneidos, ubi Venus nebula circumdavit Eneam» e «sic et Eneas vidit Yleoneum tendentem ad Didonem» (c. 83r), «Infandum regina iubes et cetera», «Nota hic optima Ulixis verba» (c. 96v), «Sic Virgilius in 5 Eneidos» (c. 97r), «Nota pro poetis» (c. 104v), «Miror hic, cum alibi sepius dicat Omerus Ulixem fuisse apud Circem uno anno, apud Calipsonem VII annis, in totum post excidium Troie errasse X annis. et ipse, cum ab Eolo ventos habuit, nondum ad Circem neque ad Calipsonem pervenerat; et dicit eum X annis, noctibus et diebus, navigasse» (c. 123r), «post triduum» (c. 135r), «Virgilius in VI°» (c. 138r), «Virgilius in VI°, ubi de Enea et Anchise» (c. 142r); «et hinc Panormum Sicilie dictum puto» (c. 169r), «Virgilius in primo Eneidos» (c. 170r); «paulo ante ostendit tempus frigidum esse: hic muscas esse dicit, que male frigori conveniunt» c. (225r). Di mano del Petrarca: 16 postille (cc. 16v, 17v, 19v, 27v, 47v, 47v, 73v, 84v, 135r, 144v, 158r, 160v, 163r, 163v, 171v, 176v); 5 graffe (cc. 32r, 79r, 97v, 107v, 108v); 15 brevi notazioni riguardanti gli inizi di canto (cc. 61r, 74r, 75r, 82r, 82v, 84r, 92r, 93r, 107v, 122r, 136v, 153r, 164r [due], 175r); 11 numeri progressivi di fascicolo (cc. 17v, 33v, 49v, 65v, 81v, 99v, 115v, 131v, 147v, 163v, 179v); 5 indicazioni del numero di libro (cc. 75r, 82r, 84r, 93r, 164r).
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Le Giornate di studi, promosse dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, intendono fare il punto su progetti di ricerca che riguardano Giovanni Boccaccio, le sue opere, la loro fortuna, all’interno del contesto storico, letterario, linguistico, artistico del Trecento.
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L'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio premia la miglior Tesi di Laurea Magistrale e la miglior Tesi di Dottorato su temi legati a giovanni Boccaccio
9 settembre 2022
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Le Giornate di studi, promosse dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, intendono fare il punto su progetti di ricerca che riguardano Giovanni Boccaccio, le sue opere e la loro fortuna
8-9 settembre 2022
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Vince il premio, ed. 2022, per la miglior tesi magistrale riguardante la figura e l'opera di Boccaccio, Giorgia Paparelli con la tesi dal titolo "Boccaccio nelle Marche. Percorsi di tradizione e di ricezione fra Tre e Quattrocento".
Vince il premio, ed. 2022, per la miglior tesi di dottorato riguardante la figura e l'opera di Boccaccio, Enrico Moretti con la tesi dal titolo "Francesco d’Amaretto Mannelli copista, lettore e filologo delle opere di Boccaccio".
Entrambi i vincitori verrano premiati nel pomeriggio del 9 settembre 2022, al termine delle giornate seminariali "Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni", presso il museo di Casa Boccaccio, Certaldo Alta.
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Primo volume della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente:
Profilo biografico, "Caccia di Diana" (a cura di V. Branca),"Filocolo" (a cura di A. E. Quaglio)
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Secondo volume della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente:
"Filostrato" (a cura di V. Branca),"Teseida delle nozze di Emilia" (a cura di A. Limentani), "Comedia delle ninfe fiorentine" (a cura di A. E. Quaglio)
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Terzo volume della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente:
"Amorosa visione" (a cura di V. Branca),"Ninfale Fiesolano" (a cura di A. Balduino e P. G. Ricci)
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Quarto volume della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente:
"Decameron" (a cura di V. Branca)
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Quinto volume (parte prima) della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente:
"Rime" (a cura di V. Branca) con appendice degli argomenti e rubriche dantesche a cura di G. Padoan, "Carmina" (a cura di G. Velli), "Epistole e Lettere" (a cura di G. Auzzas) con un contributo di A. Campana, "Vite" (a cura di R. Fabbri), "De Canaria" (a cura di M. Pastore Stocchi)
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Quinto volume (parte seconda) della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente: "Elegia di Madonna Fiammetta" (a cura di C. Delcorno), "Corbaccio" (a cura di G. Padoan), "Consolatoria a Pino de' Rossi" (a cura di G. Chiecchi), "Bucolicum carmen" (a cura di G. Bernardi Perini), "Allegoria mitologica" (a cura di M. Pastore Stocchi)
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Sesto volume della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente: "Esposizioni" (a cura di G. Padoan)
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Settimo volume della collana "Tutte le opere di Giovanni Boccaccio" a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1964-1998, contenente: "Genealogie deorum gentilium" (a cura di V. Zaccaria)