Contenuti
-
Scaffale aperto. La biblioteca “virtuale” di Giovanni Boccaccio
La biblioteca di un autore rappresenta lo specchio delle sue conoscenze e dei suoi interessi, il bacino culturale al quale attingono le sue opere, il panorama di riferimento all’interno del quale si sviluppa la sua attività di composizione letteraria. Nel caso degli scrittori dell’età medievale, la biblioteca è anche un’importante testimonianza per ricostruire la diffusione e la circolazione dei classici latini e greci, delle opere scientifiche, della narrativa orientale e della tradizione letteraria romanza, francese e provenzale.
Il progetto di ricerca (avviato nel 2022) si propone di ricostruire la biblioteca “virtuale” di Giovanni Boccaccio e, grazie all’impiego del supporto informatico, di renderla accessibile alla consultazione diretta degli utenti nel Web.
L’intero corpus dei manoscritti, dei codici autografi e dei postillati appartenuti all’autore e tutte quelle opere che siano state identificate come possibili fonti della produzione letteraria boccacciana saranno resi disponibili in un ambiente virtuale, garantendone la lettura integrale “a scaffale aperto”.
Se da un lato sarà dato infatti accesso diretto ai manoscritti, attraverso la loro riproduzione digitale, per permettere agli studiosi di praticare delle verifiche direttamente sugli originali, dall’altro sarà pure garantita la lettura di tutti le fonti, per le quali saranno selezionate e digitalizzate le edizioni più recenti e filologicamente attendibili.
Responsabile scientifico: Teresa Nocita (Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila)Assegnista di ricerca: Angelo Piacentini (Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, ENGB) -
Boccaccio on line
Nel 2018 l’Ente Boccaccio ha finanziato una borsa di ricerca di sei mesi dell’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo, sull’iconografia dei manoscritti di Boccaccio ("Boccaccio on line"), destinata a implementare il sito web dell’Ente in completo rifacimento. -
Letteratura illustrata nel Trecento italiano: le opere di Giovanni Boccaccio
La ricerca che l’assegnista ha sviluppato si inserisce nel solco delle linee guida del progetto Boccaccio Open Access (BOA), sviluppato dalla proponente in collaborazione con l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e destinato alla diffusione della conoscenza delle opere di Giovanni Boccaccio e all’analisi delle loro manifestazioni nell’ambito delle arti visive. Nello specifico compito dell’assegnista è stata una nuova ricognizione dei manoscritti miniati del "Decameron" e delle altre opere di Giovanni Boccaccio fra Tre e Quattrocento, a due decenni dalla pubblicazione del volume “Boccaccio visualizzato” curato da Vittore Branca nel 1999. -
MuCaBo S: uno smart museo per Casa Boccaccio
Il progetto di uno Smart Museo di Casa Boccaccio, nella sede di Certaldo Alta, propone di rilanciare nell’ottica dell’economia culturale circolare un patrimonio materiale e immateriale centrale per la cultura italiana: la vita e le opere di Giovanni Boccaccio, la storia della Casa e dei suoi protagonisti, i documenti digitalizzati dell’Archivio storico, le riproduzioni digitali dei manoscritti delle opere del Certaldese, che costituiscono una spina essenziale della cultura letteraria e linguistica italiana. La valorizzazione di questo patrimonio, attraverso rinnovate forme di condivisione e di fruizione, rappresenta perciò un’operazione culturale di interesse e di riflesso insieme locale e nazionale.
Un museo così progettato rivoluziona il modo in cui un visitatore si relaziona con i materiali presenti all’interno dello spazio espositivo, rendendo disponibili, in modo autonomo, le informazioni addizionali – testi, file audio o video, immagini, ecc. – che il museo intende mettere a disposizione per fruitori di tutte le età, ma con particolare attenzione a percorsi didattici in specie dedicati alle scuole. Date le specifiche caratteristiche architettoniche di Casa Boccaccio, questo progetto dà la possibilità a coloro che per difficoltà motorie non sono in grado di salire ai piani superiori e visitare tutto il complesso, di partecipare attivamente a una visita di livello più che soddisfacente.
Il progetto del nuovo allestimento si caratterizza dunque per il forte carattere di inclusività.
Rende “smart” questo progetto museale l’integrazione tra le tecnologie più innovative, nell’ottica di privilegiare la sostenibilità ambientale nella progettazione degli spazi espositivi, di minimizzare l’impatto sull’ambiente riducendo il consumo di risorse (ad esempio la carta) e prediligendo materiali informativi digitali; si perseguirà insieme l’obiettivo del risparmio energetico e dell’autosufficienza, da ottenere attraverso specifici strumenti.
Il MuCaBo S si pone l’obiettivo di adottare pratiche innovative di divulgazione dello spazio espositivo, pensando a percorsi didattici e programmi educativi volti alla sensibilizzazione del tema cultura/ambiente e letteratura/ambiente, in un’ottica di circolarità delle risorse culturali, ambientali e sociali in relazione al territorio e agli abitanti in cui sesso ha sede. Ciò che si intende proporre è dunque un’idea del tutto simile al modello di museo diffuso.Responsabile scientifico: Veronica Ricotta (Università per Stranieri di Siena)Assegnista di ricerca: Sara Di Giovannantonio (Università per Stranieri di Siena, ENGB)