26 ottobre, ore 21:15

Spettacolo teatrale

Istoriette amorose

Da un'idea di Sandra Carapezza, Elisa Curti e Monica Marchi
Adattamento al testo e regia Martina Dani e Carlo Romiti
Dipinti di Carlo Romiti
Musiche di Damiano Santini
Con Martina Dani, Ilaria Landi, Marco Lazzerini, Simona Lazzerini, Angela Cenci al flauto traverso, Giacomo Borghi al violoncello, mezzosoprano Bettina Bianchini

Scuola Normale Superiore, Sala Stemmi, Palazzo della Carovana, p.zza dei Cavalieri, 7, Pisa

«Umana cosa è aver compassione degli afflitti»: così si apre il «Decameron», la più celebre raccolta di novelle della letteratura italiana. La narrazione e l’ascolto sono le azioni che da sempre contraddistinguono l’essere umano e che gli consentono di imparare, attraverso la parola dilettevole, e di distinguere il lecito dall’illecito, il bene dal male, l’azione fatta contro «ragione» da quella che si oppone alla giustizia. Qual è il sentimento che accomuna uomini e donne e li induce a compiere azioni straordinarie? Cosa c’è di più umano dell’amore? Lo spettacolo Istoriette amorose, nato in collaborazione con Oranona Teatro, nasce come costola di un progetto PRIN-2017 finanziato dal Miur che coinvolge, oltre l’Università degli Studi di Siena anche la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università degli Studi di Milano, e ha quale oggetto di ricerca la produzione novellistica del Rinascimento (Re.Novella).
Lo spettacolo, quindi, porta in scena i testi di alcuni dei novellieri che, tra Quattro e Cinquecento, raccolgono l’eredità di Boccaccio e inaugurano una storia tutta nuova, all’insegna del confronto con il proprio modello di riferimento, che li porta talvolta a compiere vistosi tradimenti talaltra a seguirne più compostamente il tracciato. Sul palcoscenico, quindi, si alterneranno i Diporti di Parabosco, Le piacevoli notti di Straparola, le Novelle dello pseudo Sermini e l’Istorietta amorosa attribuita a Leon Battista Alberti, inframmezzati da esecuzioni musicali e proiezioni appositamente create dal pittore Carlo Romiti. Protagonista l’Amore, forza trainante della narrazione e delle vicende, che sempre osteggiato dalla “nimica” Fortuna, si mostra al pubblico ora crudele e spietato, ora benevolo e divertito. Le grandi pitture di Romiti, dal tratto forte e dai colori terreni, si animano sullo schermo e dialogano, come in un corteggiamento, con parole, storie, poesie e giochi amorosi di un tempo che fu.

Info: convegno.re.novella@sns.it; eventiculturali@sns.it; 0039 050 509307