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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e Doni 325, f. 1r. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. L'autore dell'opera, inginocchiato, porge un libro ad una fanciulla seduta, vestita con un manto azzurro (Fiammetta?).
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 11r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. A sinistra l'illustrazione presenta due uomini nell'atto di origliare mentre un prete raccoglie la confessione di Ser Ciappelletto in punto di morte; sulla destra, all'interno di una chiesa, una folla adorante venera l'arca in cui sono conservate le spoglie del morto.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 4v. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. La compagnia dei dieci giovani fiorentini è riunita in circolo nel giardino fiesolano, mentre una domestica attinge acqua da una fontana.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 5r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. In alto nella pagina, due coppie di nobili giovani cavalcano in un boschetto (Lancillotto e Ginevra?); nell'iniziale H(umana), l'autore Boccaccio è ritratto in cattedra mentre legge il libro ad un gruppo di donne colpite dal dio alato Amore.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 6r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. L'illustrazione rappresenta a sinistra il Trionfo della Morte; al centro, due donne assistono un malato nel letto; sulla destra un corteo funebre segue il trasporto di una salma.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 23v. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Martellino e i suoi amici entrano nella città di Treviso; Martellino si finge paralitico per entrare nella chiesa dove è deposto Sant'Arrigo; Martellino viene picchiato dalla folla; un giudice sovrintende alla tortura di Martellino.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 55r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Fingendosi sordomuto, Masetto chiede al castaldo di poter entrare nel convento femminile; a destra, due monache conducono furtivamente Masetto in una capanna.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 79v. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Filippo Balducci, tenendo per mano il figlio piccolo, assiste alla morte della moglie insieme a tre donne dolenti; al centro, Filippo e il figlio vivono ritirati presso un eremo; sulla destra, padre e figlio rientrano nella città di Firenze ed incontrano un gruppo di donne.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 82r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Ghismonda in compagnia di tre fanciulle incontra Guiscardo e gli dona una canna; Guiscardo si cala con una fune in una grotta, accanto tra le rocce sono raffigurati i due amanti; un servo presenta a Ghismonda il cuore di Guiscardo in una coppa; la fanciulla, circondata dalle ancelle, beve il veleno dalla coppa.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 102r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. A sinistra, Cimone osserva Efigenia dormire in una prato; al centro, Cimone abborda la nave di Efigenia e rapisce la fanciulla; sulla destra, durante il doppio banchetto nuziale, Cimone e Lisimaco rapiscono nuovamente le loro amate.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 122v. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Elissa, regina della sesta giornata, con altre fanciulle e due giovani placa un litigio fra Tindaro e Licisca; il fornaio Cisti offre del vino a messer Geri Spina e agli ambasciatori; Cisti discute con il servo di Geri.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 133v. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Federigo di Neri Pegolotti attraversa un vigneto dove è posto come segnale il teschio di un asino; Federigo bussa alla porta della casa di Gianni Lotteringhi; ai piedi di un pesco, Federigo raccoglie il cibo e il vino che la moglie di Gianni aveva fatto lasciare per lui.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 151r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Guasparruolo presta una somma di denaro a Gulfardo; Gulfardo, accompagnato da un amico come testimone, consegna il denaro ad Ambruogia, moglie di Guasparruolo; i due amanti si scambiano un bacio in camera da letto.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 176r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Madonna Francesca dalla finestra osserva Alessandro e Rinuccio sostare dinanzi la sua casa; Alessandro dissotterra il corpo di Scannadio; Rinuccio, trasportando sulle spalle il corpo di Alessandro, il quale si finge morto, incontra una pattuglia di gendarmi, mentre Francesca osserva la scena dalla finestra.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 187r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Un mulattiere batte la propria bestia per farle attraversare il Ponte dell'Oca; Giosefo batte la propria moglie di fronte a Melisso.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 189r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. Congedandosi dal re di Spagna, messer Ruggieri riceve in dono un mulo; Ruggieri e una spia inviata dal re attraversano a cavallo un ruscello; il re mostra a Ruggieri un forziere dove era riposto un tesoro.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, f. 214r. Il copista del manoscritto è Giovanni d'Agnolo Capponi. La compagnia dei giovani novellatori lascia la villa fiesolana e torna a cavallo verso Firenze.
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 8v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto dell'abate del monastero, in corrispondenza del richiamo "[piena]mente".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 16v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di Landolfo Rufolo, in corrispondenza del richiamo "al suo".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 23v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di Alatiel, in corrispondenza del richiamo "in vero".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 31v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di Neifile, in corrispondenza del richiamo "licentia".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 39v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di Tedaldo Elisei, in corrispondenza del richiamo "Tedaldo".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 47v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di Filippo Balducci, in corrispondenza del richiamo "a Filippo".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 55v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di un armigero della Signoria di Brescia, in corrispondenza del richiamo "sia ardito".
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Berlino, Staatsbibliothek – Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, f. 63v. Manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio. Busto di uomo d'arme, in corrispondenza del richiamo "et essendosi".