Decameron
Il testo del Decameron è quello curato da Maurizio Fiorilla in G. Boccaccio, Decameron, Introduzione, note e repertorio di cose (e parole) del mondo di A. Quondam, Testo critico e Nota al testo a cura di M. Fiorilla, Schede introduttive e notizia biografica di G. Alfano, edizione rivista e aggiornata, Milano, BUR-Rizzoli, 20172 [I ed. 2013], («Classici Italiani» in collaborazione con l'ADI).
Il testo, liberamente scaricabile e interrogabile, è stato ottimizzato per la consultazione e le ricerche on line. Rispetto all'impaginato dell'edizione, non riproduce il sistema di iniziali maiuscole dell'autografo e i numeri dei paragrafi sono stati collocati in posizione interna (tra parentesi quadre). Non sono incluse le sezioni introduttive, le notizie bibliografiche, le note di commento e gli altri materiali di approfondimento critico contenuti nel volume, con la sola eccezione di un estratto della Nota al testo.
Si ringrazia l'Editore per la generosa concessione.
Creatore
Data
Struttura
Nel Proemio Boccaccio dichiara la finalità consolatoria dell’opera con particolare riferimento alle donne, cui il libro è dedicato: nelle cento novelle le lettrici potranno trovare conforto ai mali e alle sofferenze d’amore, oltre a utili consigli e preziosi insegnamenti.
In una lunga introduzione vengono descritte le conseguenze catastrofiche portate a Firenze dalla peste del 1348. Attorno a questo terribile evento l’autore costruisce lo spazio della cornice: per sfuggire alla morte sette giovani donne (Elissa Emilia, Filomena, Fiammetta, Lauretta Neifile, Pampinea) e tre giovani uomini (Dioneo Filostrato, Panfilo), incontratisi nella chiesa di Santa Maria Novella, decidono di rifugiarsi nelle colline attorno a Firenze, dove trascorreranno quattordici giorni raccontandosi novelle (eccetto il venerdì e il sabato dedicati alla preghiera e al riposo). Stabiliscono che in ogni giornata elegeranno un re o una regina, che fisserà il tema narrativo che tutti dovranno seguire, eccetto Dioneo (che avrà il privilegio di poter narrare liberamente). In questa prima giornata, il mercoledì, sotto il reggimento di Pampinea, le novelle sono a tema libero per tutta la brigata.
Nella seconda giornata, che cade di giovedì, Filomena, la regina eletta dalla brigata, fissa come argomento del novellare le vicende di uomini e donne che, caratterizzate all’inizio da una fortuna avversa, si sono inaspettatamente risolte a lieto fine.
- Chichibio, cuoco di Currado Gianfigliazzi, con una presta parola a sua salute l’ira di Currado volge in riso e sé campa dalla mala ventura minacciatagli da Currado
- Messer Forese da Rabatta e maestro Giotto dipintore, venendo di Mugello, l’uno la sparuta apparenza dell’altro motteggiando morde